Gela. La sua eventuale pericolosità avrebbe dovuto essere valutata dopo la scarcerazione. I giudici della Corte di Cassazione hanno accolto il ricorso presentato dalla difesa di un pregiudicato gelese, annullando la condanna a un anno e tre mesi di reclusione. Gli era stata imposta per violazione della misura di prevenzione, riapplicata, subito dopo la scarcerazione. Il legale che lo rappresenta, l’avvocato Giacomo Ventura, ha impugnato il verdetto della Corte d’appello di Caltanissetta e ha fatto leva su una pronuncia della Corte Costituzionale, che sul punto è stata dirimente. Dopo la scarcerazione, va rivalutata la situazione del singolo pregiudicato, che altrimenti rischierebbe di essere sottoposto perennemente a misure che ne limitano la libertà.
Una linea che la difesa ha sostenuto davanti ai giudici romani, ottenendo il pieno accoglimento del ricorso, con parere favorevole della procura generale.