Gela. La distanza è ormai siderale. Il sindaco Lucio Greco e il commissario dell’Ato Cl6 Rosalba Panvini viaggiano su linee d’onda opposte. Greco si è messo alla testa del gruppo di sindaci che non vuole più la gestione privata del servizio idrico, attualmente in mano a Caltaqua, mentre il commissario non ritiene che sussistano violazioni contrattuali, tali da sciogliere il rapporto con la società italo-spagnolo. Il contrasto si è fatto ancora più aspro, dopo la conclusione dei lavori della commissione tecnica. Panvini ha parlato di componenti con un atteggiamento “fuorviante e scorretto” e ha votato per la prosecuzione del rapporto. Chiaro il riferimento all’avvocato Greco e al drappello del no a Caltaqua, composto dal sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, dal sindacalista Usb Lorenzo Petix e dal rappresentante del forum dei movimenti per l’acqua pubblica Antonio Surace. Tutti a favore dello scioglimento del contratto per inadempimento. Greco, fino ad ora, non ha risposto al commissario Panvini, ma per lui ci pensano i consiglieri comunali di “Un’Altra Gela”, espressione politica del primo cittadino. “Forse la dottoressa Panvini utilizza un vecchio sistema che vede l’attacco come migliore arma di difesa, avendo, invece, molto da cui doversi difendere, soprattutto nei confronti di un territorio che ha fortemente contribuito a indebolire nello svolgimento degli innumerevoli incarichi che ha ricoperto e che continua a ricoprire? – si chiedono Giuseppe Morselli, Romina Morselli, Rosario Trainito e Pierpaolo Grisanti –
forse l’attacco è il frutto di una strategia difensiva che vuole giustificare il suo operato nella qualità di commissario liquidatore dell’Ato, ente che ha l’obbligo di vigilare sulla corretta applicazione del contratto con il gestore del servizio idrico? Bene, non ricordiamo alcun provvedimento da lei assunto nei confronti del gestore per qualsivoglia disservizio o inadempienza perpetrati a danno della città”. Così come hanno fatto gli esponenti del comitato spontaneo “Fuori Caltaqua”, anche i consiglieri pro-Greco non sorvolano sui trascorsi del commissario Panvini.
“Il sindaco Greco, solo ieri, ha dovuto emanare un’altra ordinanza di non potabilità dell’acqua, l’ennesima in questi anni. Ma per la dottoressa è tutto a posto. Non solo ma si permette, lei si, di speculare su una battaglia di civiltà che la città sta portando avanti con in testa il suo sindaco – concludono i consiglieri – certamente i gelesi si ricorderanno a lungo della dottoressa nelle sue molteplici vesti, come quando da soprintendente, mentre da un lato si portava a Caltanissetta i nostri reperti archeologici, dall’altro ci regalava, attraverso il Piano paesaggistico, una quantità di vincoli territoriali, di ogni natura, che impediscono a questo territorio qualsivoglia programma di sviluppo”. Il futuro del servizio idrico si gioca anche sul sottile filo della politica.