Gela. “All’ordine del giorno, non c’è nessuna verifica di maggioranza”. Il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli, tra i principali supporter politici del sindaco Lucio Greco, si smarca dalle voci insistenti, successive allo scontro aperto andato in scena durante la seduta di consiglio sulla proroga del contratto Ghelas. La maggioranza, in quell’occasione, ha mostrato di avere i nervi decisamente tesi. “Sono dinamiche di consiglio comunale che ci possano stare – dice invece Morselli – non vedo nulla di anomalo. Probabilmente, c’è stato un corto circuito di comunicazione e qualche consigliere si è sentito chiamato in causa. Questa maggioranza, però, non è mai stata messa in discussione. Sgambetti al sindaco? Chi avesse voluti farli, sicuramente non si sarebbe presentato alla seduta sulla Ghelas”. Morselli e i “fedelissimi” di Greco non si sono mai discostati dalla linea dell’avvocato, neanche nei momenti di evidente difficoltà politica. “Verifica credo sia un termine improprio – continua – sicuramente, c’è l’impegno a confrontarsi sui temi. Al momento, la priorità è cercare di recuperare i trentatré milioni di euro del Patto per la Sicilia, che sono stati tagliati. Il sindaco e la giunta sono impegnati in questa direzione”. Anche la scelta di stoppare l’allargamento della giunta non sembra scomporre più di tanto il capogruppo di “Un’Altra Gela”.
“Il sindaco ha fatto capire che tornerà sul punto, probabilmente a gennaio – spiega ancora – è una sua facoltà nominare gli assessori. La giunta, comunque, è al completo. Non ci sono deleghe vacanti”. Di sicuro, salvo scossoni inattesi, Greco può contare sui “fedelissimi” di “Un’Altra Gela”, che fanno da contrappeso politico ad alleati, spesso fin troppo “irrequieti”. Da gennaio, però, probabilmente si giocherà a carte scoperte.