“Dopo ispezione in Comune termini rispettati?”, Di Francesco: “Regione provveda su progetti finanziati”

 
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Di Francesco ha scritto alla società

Gela. Dietro al taglio dei fondi del Patto per il Sud, per almeno 33 milioni di euro, c’è inevitabilmente tanta politica. La scelta della giunta del presidente Nello Musumeci ha suscitato non poche reazioni. L’ex assessore della giunta Messinese Flavio Di Francesco, oggi referente locale di “Siciliani verso la Costituente”, rivendica l’attività svolta quando si occupava del settore lavori pubblici. Anzi, ritiene che possibili inadempienze siano da rintracciare non solo in municipio ma anche a Palermo. “La scorsa amministrazione, cui ha fatto seguito il commissario regionale, per assicurare alla nostra città questa grande opportunità, tenendo conto dei tempi strettissimi a disposizione ha recuperato e rilanciato vecchi progetti conservati negli archivi dei lavori pubblici. Tali progetti necessitavano di essere aggiornati, resi coerenti con le sopraggiunte normative e resi esecutivi. A tal fine si è proceduto, con la massima celerità all’aggiornamento dei progetti, nominando i rup, richiamando per guadagnare tempo gli stessi progettisti che li avevano elaborati e ad eseguire le necessarie indagini geologiche – dice Di Francesco – nel gennaio di quest’anno i commissari della regione sono venuti a Gela per verificare lo stato di avanzamento dei progetti, davano infine sessanta giorni di tempo al Comune, allora retto dal commissario, per il completamento dei progetti e per la consegna definitiva in Regione. A fine giugno di quest’anno il neo assessore ai lavori pubblici del Comune pare abbia ricevuto rassicurazioni nel corso della sua visita in Regione sul mantenimento dello stanziamento dei fondi relativi ai progetti. La domanda che ci poniamo è cosa è accaduto in questi dieci mesi sui progetti? Sono stati conclusi? I sessanta giorni che riteniamo fossero sufficienti per il loro completamento sono serviti allo scopo? Sono domande che ci poniamo anche alla luce del bando per assistenti ai rp per il quale è stata attestata la somma complessiva di 72.000 euro, ma solo per seguire i quindici progetti già finanziati nel periodo in cui era in carica l’amministrazione precedente il commissariamento. Quindi nessun interesse da parte della nuova amministrazione sui progetti tagliati? Questa domanda è d’obbligo perché pensiamo che non si tratta di mancanza di risorse economiche visto che per la progettazione sono stati stanziati 600.000 euro”.

Di Francesco e il gruppo locale di “Siciliani verso la Costituente” vogliono però sapere cosa stia facendo la Regione sugli altri progetti finanziati. “Mi chiedo se la Regione siciliana possa togliere fondi importanti ad una città che soffre le conseguenze occupazionali di
una vasta area di crisi complessa – continua Di Francesco – una Regione che a sua volta sarebbe essa stessa inadempiente considerato che nel medesimo elenco del Patto per il Sud vi è una serie di progetti di propria competenza sui quali vorremmo conoscere lo stato di avanzamento progettuale e del relativo finanziamento”. I punti interrogativi riguardano la nuova darsena portuale, l’itinerario Nord-Sud Camastra-Gela, i rustici industriali nell’agglomerato Nord, i lavori per ampliamento del parco archeologico, l’adeguamento e ammodernamento del museo archeologico regionale, il secondo lotto del museo del mare, il sistema di sollevamento e il collettore del depuratore di Machitella, il collegamento della rete fognaria delle frazioni balneari con il depuratore, il completamento della rete fognaria di Manfria, gli interventi sulle dighe locali. In ballo ci sono almeno altri 45 milioni di euro. “La stessa Regione dovrebbe velocizzare le gare relative agli altri progetti del patto che giacciono inerti da quasi due anni presso gli uffici regionali gare di Caltanissetta e nulla accade, dopo che in Comune si era lavorato sodo da mattina a sera per giungere in tempo alla consegna. Credo sia doveroso da parte mia rendere edotta la città del grande lavoro svolto ma soprattutto dei risultati raggiunti per ottenere progetti cantierabili – aggiunge ancora – da gennaio 2016 a novembre 2017, nel periodo in cui sono stato assessore, ho provveduto grazie ad una oculata programmazione e visione della città alla realizzazione del più grande piano di investimenti degli ultimi anni e a portare avanti diversi progetti, molti dei quali esecutivi i cui frutti adesso si devono assolutamente raccogliere con l’impegno di tutti, giunta, uffici, professionisti, deputati e senatori, consiglieri politica locale e cittadini. Per altri progetti persistono lungaggini burocratiche, che sta alla politica cercare di accelerare, ma i cittadini gelesi ne vedranno i risultati nei prossimi anni”. Una filiera di ritardi che grava soprattutto sulla città.

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