Pedinava un avvocato su ordine del maresciallo “infedele”? Libera un’indagata

 
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Gela. Revocato l’obbligo degli arresti domiciliari all’interno dell’abitazione di famiglia. La decisione riguarda il caso di Franca Carrera, finita al centro dell’indagine condotta dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta ed eseguita dai Ros dei carabinieri. Allo stato attuale, quindi, ritorna in libertà.

La donna, difesa dall’avvocato Davide Limoncello, stando alle accuse, avrebbe più volte pedinato un avvocato legata sentimentalmente ad un imprenditore, il cui nominativo a sua volta è finito nel registro degli indagati.
Un’attività per la quale sarebbe stata retribuita. A metterla sulle piste della professionista da spiare sarebbe stato, in base alle conclusioni dell’indagine, il maresciallo dei carabinieri Giovanni Primo.
L’imprenditore “geloso”, dopo essersi messo in regola con le richieste di denaro che sarebbero state formulate dallo stesso carabiniere, avrebbe ottenuto questo servizio ed altri favori. Adesso, però, la posizione dell’indagata sembra alleggerirsi.

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