Gela. La ditta Aj mobilità ignora gli impegni assunti non garantendo i lavoratori, mentre il regolamento approvato dall’amministrazione crea danni all’erario. Un addetto alla sosta ha dovuto vendere anche la fede nuziale per sbarcare il lunario.
Queste vicende hanno permesso all’opposizione di tornare a fare il suo lavoro. Lo ha fatto condannando in aula, con Gaetano Trainito (Pdl), presidente della commissione Affari generali, il regolamento per la sosta a pagamento.
“Quello della sosta a pagamento è un problema che risale ai tempi del commissario straordinario Rosolino Greco – accusa Trainito – che aveva fatto un bando di gara senza approvare un regolamento. La stessa cosa, ed è più grave, ha fatto l’amministrazione retta da Angelo Fasulo. Il danno è fatto.
Il contratto con Aj mobilità è stato firmato. Possiamo solo cercare di limitare il danno. Soprattutto per i cittadini che costituiscono l’anello debole della catena. Ascoltando le lamentele e i disagi dei cittadini, come commissione abbiamo lavorato e proposto un regolamento che è stato tassato dai dirigenti del Comune. Il nostro immane lavoro è stato inutile.
Congiuntamente con la commissione Annona abbiamo deciso di ritirare il regolamento. L’amministrazione, dal canto suo, è andata avanti portandolo in consiglio comunale. Mi rendo conto – attacca il presidente della commissione Affari generali – che deve essere adottato il vecchio regolamento del 2005 dove avevamo previsto un prezzo ridotto di 40 centesimi per l’uso di trenta minuti.
E’ passata invece la logica dei 60 centesimi come costo minimo relativo alla sosta di un ora, condizione che causa un danno erariale. Ci sono anche diversi dipendenti della Aj mobilità sul lastrico, c’è chi ha dovuto vendere anche la fede nuziale. Il sindaco deve risolvere questo annoso problema”.