Gela. Crisi risolta? Forse, solo in apparenza. Le acque interne al Partito Democratico, infatti, rimangono piuttosto agitate. Questa volta, sono i numeri in consiglio comunale a rappresentare lo scenario più adatto alla polemica.
“Non c’è nessun gruppo interno al Pd che rema contro il sindaco o ha la volontà di far cadere sistematicamente il numero legale in consiglio – spiega il presidente della commissione bilancio Nuccio Cafà – la questione è molto più complessa. Noi democratici, qualche mese fa, abbiamo votato un documento proposto dal segretario Carlo Romano. Nel testo, si indicavano passi del tutto diversi da quelli effettuati dal primo cittadino”.
In sostanza, il nodo del contendere appare sempre quello della composizione dell’attuale giunta retta dal sindaco Angelo Fasulo.
“Noi – continua Cafà – siamo abituati a rispettare gli accordi. Si era arrivati alla conclusione di rivedere il ruolo degli autonomisti in giunta. Così è stato? Non mi pare! Allora, devo pensare che il segretario cittadino Carlo Romano non venga per nulla ascoltato da chi ha effettuato le ultime scelte di gestione politica a Palazzo di Città”. Cafà, come buona parte dei suoi compagni di partito, rimanda al mittente qualsiasi accusa.
“Io – ammette – come molti altri miei colleghi, mi attengo a quello che viene indicato dal segretario di partito. Non mi pare che esista una strategia per far mancare sistematicamente il numero legale in aula. Mi dispiace per gli alleati ma tutti devono dire chiaramente come stanno le cose”.
Nei prossimi giorni, anche se non c’è ancora alcuna certezza, dovrebbero tenersi nuove riunioni volute dai vertici cittadini del Partito Democratico: forse, anche per fare chiarezza sui particolari del futuro più immediato.