Gela. Per la verifica politica ci sarà tempo. Doveva essere il giorno del confronto tra il sindaco Lucio Greco e i suoi alleati “arcobaleno”, andati in crisi solo una settimana fa, quando in consiglio comunale si è discusso l’atto di proroga del contratto di servizio della Ghelas. L’avvocato oggi ha visto i suoi, ma di tutto hanno parlato salvo che dello stato di salute della maggioranza. Greco, nelle scorse ore, è stato molto chiaro. Nonostante quanto accaduto una settimana fa, con una sfuriata pubblica mai tanto palese, per lui “non cambia nulla”. Si va avanti senza scossoni e con un allargamento di giunta, probabilmente congelato a tempo indeterminato. In serata, in municipio, ha presentato il documento sul servizio idrico che intende far approvare in aula, domani. Probabilmente, un atto di indirizzo. L’alleanza, questa volta, dovrà evitare svarioni, su una vicenda che continua a montare, alimentata dal malcontento diffuso della città. Il sindaco, anche nel corso dei lavori della commissione tecnica, ha già anticipato la posizione dell’amministrazione. Il contratto con Caltaqua va risolto, per inadempimento. Quello di questa sera, è stato solo un incontro di preparazione alla seduta di domani. Un breve accenno al taglio dei 33 milioni di euro del Patto per la Sicilia, appena deciso dalla Regione, approfittando della presenza di un fedelissimo del presidente Nello Musumeci, come Vincenzo Cascino, e poi lo sciogliete le righe. Nel corso della giornata, addirittura sembrava che l’incontro potesse anche non tenersi. Alla fine, il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito e gli alleati sono riusciti a trovare uno spazio, incastrando la riunione con il sindaco.
Niente clamori neanche al termine della segreteria del Pd, convocata nelle stesse ore. Il segretario Peppe Di Cristina ha riunito i dirigenti locali. C’erano anche i consiglieri comunali Alessandra Ascia e Gaetano Orlando e l’assessore Grazia Robilatte (che al momento pare aver messo da parte qualsiasi ipotesi di dimissioni). I dem, in aula domani sera, ribadiranno il concetto di un ritorno alla gestione pubblica del servizio idrico. “Non escludiamo di chiedere la costituzione di una commissione, interna al municipio – dice Di Cristina – che possa approfondire ogni aspetto tecnico di questa vicenda”. Di recente, i dem hanno chiesto a Greco di presentare un cronoprogramma, almeno in vista dei prossimi cento giorni di governo della città. Nell’ultimo periodo, non sempre hanno condiviso le mosse dell’avvocato e la seduta di giovedì scorso, sicuramente non li ha entusiasmati. Rompere con Greco, in questa fase, sarebbe una soluzione da consegnare alla fantapolitica, anche se l’assessore Grazia Robilatte non ha preso bene gli ultimi accadimenti, a cominciare dalla sfuriata del primo cittadino su Ghelas. La riunione della segreteria è servita a ribadire che i 33 milioni del Patto per il Sud non possono essere scippati. “Su questo non arretriamo di un passo – aggiunge Di Cristina – siamo disposti a fare le barricate. Il presidente Nello Musumeci e il centrodestra devono assumersi tutte le responsabilità del caso”. Della situazione politica e del futuro dell’alleanza “arcobaleno” parleranno a fine mese, quando Di Cristina ha in mente di convocare la direzione cittadina del partito.