Gela. Poco meno di 4 milioni di euro che non sono mai entrati nelle casse dell’Ato Cl2 in liquidazione. L’ente, ormai da diversi anni guidato dal commissariato Giuseppe Panebianco, entro un mese dovrebbe concludere l’attività di gestione degli impianti del ciclo locale dei rifiuti. La staffetta con la nuova società Impianti Srr è già stata programmata. I vertici dell’ambito si stanno concentrando sul recupero di crediti, finanziariamente molto pesanti. Non ci sono solo gli oltre 16 milioni di euro che gravano sul Comune di Gela e per i quali è in corso una causa giudiziaria davanti al tribunale delle imprese di Palermo. In base ai conti dei tecnici dell’Ato, mancano ancora 3.825.479,93 euro, cifra che è la somma complessiva del debito maturato da gran parte dei Comuni dell’intera provincia. Panebianco ha dato mandato di avviare più azioni giudiziarie, così da recuperare i crediti. Palazzo di Città, che si è opposto all’azione per gli oltre 16 milioni di euro, in base ai numeri dell’Ato deve inoltre versare circa 662 mila euro, anche in questo caso per conferimenti effettuati nell’ultimo triennio nella discarica Timpazzo, nell’impianto Tmb e in quello di compostaggio a Brucazzi. Il commissario ha affidato l’incarico all’avvocato palermitano Riccardo Rotigliano, che agirà contro il Comune. Ma non è la sola procedura giudiziaria in programma.
L’Ato attende di incassare almeno 913 mila euro dal Comune di Riesi e 927 mila euro da quello di Mazzarino. E’ stato nominato l’avvocato catanese Agatino Cariola, che porterà avanti le procedure davanti ai giudici. Tra i debitori di Ato, ci sono inoltre Comuni come Sommatino (422.309,19 euro), Caltanissetta (289.950,14 euro), San Cataldo (169.313,41 euro), Piazza Armerina (138.474,86 euro), Delia (98.088,61 euro), Mussomeli (66.613,48 euro), Serradifalco (53.982,00 euro), Montedoro (26.084,10 euro), Milena (23.191,92 euro), Vallelunga (19.999,29 euro) e Campofranco (14.376,69 euro). Incarichi sono stati assegnati ai legali Claudia Alletto, Alessandra Boscaglia e Riccardo Incarbone. Si costituiranno in giudizio su incarico del commissario.