“Risultato migliore di quello dei partiti”, Alario: “Alleanza per Gela? Erosa per fughe in avanti”

 
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Giampaolo Alario

Gela. “Alleanza per Gela” che alle amministrative ha fatto segnare risultati complessivi capaci di attrarre l’attenzione dei due competitor rimasti in lizza per il municipio, doveva essere l’ago della bilancia del ballottaggio. Probabilmente, lo potrà essere ancora ma a comparti stagni. L’unità invocata dal leader Salvatore Scerra stenta a manifestarsi. Oggi, è prevista una riunione, almeno così era stato comunicato. Già nelle prime ore del mattino, però, uno dei pezzi da novanta dell’alleanza, il consigliere uscente Gabriele Pellegrino, ha comunicato che appoggerà l’ingegnere Grazia Cosentino. Pellegrino va verso la riconferma in “Avanti Gela” e si è schierato apertamente seppur l’alleanza abbia preso forma come reazione politica ad un centrodestra che aveva chiuso le porte ai non allineati. Nel blocco di “Alleanza per Gela” la voce grossa, tradotta in numeri, l’ha fatta Moderati-Rinnova, lista che mette insieme Noi Moderati e il movimento Rinnova. Le percentuali la piazzano al terzo posto assoluto, dietro solo a FI e Pd. “Il risultato è eccezionale – spiega Giampaolo Alario tra gli ispiratori della lista e firmatario del patto per Scerra – abbiamo avuto molti più consensi di partiti nazionali e strutturati. È stato un lavoro ben fatto. Andiamo avanti con grande fiducia”. Alario non si sbilancia per il rush finale. “Non abbiamo un accordo, al momento, guardiamo sicuramente al centrodestra – dice – valuteremo magari riunendoci a breve”. La lista è stata trascinata principalmente dal consigliere uscente Giuseppe Guastella e dall’assessore della giunta Greco Salvatore Incardona. Il consigliere ha sopravanzato l’assessore.

Alario fa capire che una posizione unitaria di “Alleanza per Gela” sembra difficilmente ipotizzabile. “Non so dire – precisa – dispiace che ci siano state fughe in avanti da parte di qualcuno. Quando è così significa che il percorso è già a conclusione. Scerra si è molto impegnato e ha cercato di tenere tutti uniti. Le fughe in avanti però sono segno tangibile di un’unitarietà che inizia ad erodersi”. Moderati-Rinnova potrebbe quindi avviarsi in direzione di una collocazione autonoma.

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