“FdI ha retto nonostante i fuoriusciti”, Scuvera: “Bisogna battere il candidato del Pd e di Greco”

 
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Scuvera insieme al presidente Schifani e al parlamentare nazionale Carolina Varchi

Gela. Il confronto interno, nel centrodestra dei partiti “ufficiali”, li vede dietro i forzisti, al termine del primo turno elettorale. I meloniani di Fratelli d’Italia, inutile nasconderlo, puntavano alla leadership quasi in solitaria nel patto largo con i moderati, a supporto dell’ingegnere Grazia Cosentino. Chiudono con 2.400 voti e oltre il sette per cento, in attesa di ufficializzare gli eletti e di avere l’esito del ballottaggio. “La lista ha retto – dice il coordinatore cittadino Salvatore Scuvera – non dimentichiamo che ad un mese dalle elezioni abbiamo avuto diverse fuoriuscite. Nonostante questo, abbiamo ottenuto un ottimo risultato e soprattutto con dirigenti del partito. Non abbiamo candidati in prestito, come hanno fatto altri”. Scuvera è convinto che le prossime mosse non possano prescindere dalla linea di centrodestra. “Partiamo dal presupposto che il nostro candidato a sindaco, Grazia Cosentino, è in testa. È stato il più votato – dice ancora – sono convinto che chi si rivede nel centrodestra non possa che votare Cosentino. Penso che il dialogo possa esserci con tutte quelle forze che si collocano nel centrodestra e intendano sostenere l’unico candidato di quest’area politica che non ha mai governato. Bisogna sostenere il centrodestra contro il candidato del centrosinistra, del Pd, del Movimento cinquestelle e di Lucio Greco”.

I partiti ufficiali del centrodestra si trovano in mano l’opportunità di chiudere il ballottaggio con la vittoria e non arrivare alla meta significherebbe riscrivere almeno una parte delle ultime pagine date alle “stampe” politiche. Puntare tutto sull’ingegnere Cosentino (che non arriva dalla gavetta politica e non ha effigie di partito) ha significato non pochi travagli, fino alla scissione di “Alleanza per Gela”. “Le decisioni su eventuali accordi o alleanze le prenderà il nostro candidato a sindaco – conclude l’esponente FdI – io però non credo che chi si è sempre rivisto nel centrodestra possa fare vincere, con il proprio voto, il candidato di una sinistra che ha governato la città in malo modo, il candidato del Pd, del Movimento cinquestelle e di Lucio Greco. Questi giorni ulteriori di campagna elettorale saranno duri e difficili. Penso che l’elettorato, anche alle europee, abbia dimostrato di essere di centrodestra. Ritengo che prevarrà il senso di responsabilità”. Il coordinatore fa quasi un appello pubblico a chi si schiera nella sua stessa area politica e tira in ballo il trascorso di Di Stefano nella giunta Greco, anche se per diversi osservatori non è da escludere che le preferenze dell’avvocato si siano concentrate sul consigliere di riferimento, Giuseppe Morselli, candidato in Italia Viva e proprio nella coalizione dell’ingegnere Cosentino.

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